di Alessandro Boella e Antonella Galli

L'Artificio Supremo
Alchimia e palingenesi nei tre regni della natura

 

pp. 200, Roma

 

La palingenesi, cioè la rinascita o ricostituzione di un corpo naturale dalle sue ceneri, è un soggetto che ha da sempre ossessionato la fantasia dell'essere umano nel suo faustiano tentativo di sopravvivere a se stesso. Nell'immaginario collettivo, la palingenesi è stata relegata nel regno delle favole e delle leggende, così come leggendario è il suo simbolo: la Fenice che rinasce dalle proprie ceneri. Quest'opera, la prima in lingua italiana totalmente dedicata all'argomento, raccoglie una grande quantità di testimonianze che ne dimostrano invece la possibilità reale: scienziati di tutte le epoche l'hanno sperimentata, considerandola un soggetto di importanza capitale e passibile di sviluppi inauditi. La palingenesi può essere naturale, cioè riprodurre fenomeni riscontrabili in natura, o artificiale, ossia ottenuta con mezzi di laboratorio. In questo libro si descrivono i diversi procedimenti messi in atto per giungere alla suddetta "rinascita", che toccano, come il lettore vedrà, non solo il regno vegetale, ma anche minerale e animale, e persino umano. L'argomento è straordinariamente suggestivo, totalmente inedito e ricco di delicate implicazioni filosofiche e religiose. Considerata degna di un'ampia voce nell'autorevole Enciclopedia di Diderot e d'Alembert, la palingenesi ha impegnato scienziati e alchimisti quali Paracelso, Athanasius Kircher, Kenelm Digby, Robert Boyle, René Schwaller de Lubicz, ma anche scrittori, da H. P. Lovecraft nel Caso di Charles Dexter Ward a Jorge Luis Borges nella Rosa di Paracelso.

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