Alexandre de
Dánann
Baphometica
Quelques aperçus sur l’ésotérisme du Graal
et de l’Ordre du Temple
Suivi de textes de
Joseph von Hammer-Purgstall et Prosper Mignard
sur les mêmes sujets
2005, pp. 312, ill.
Che il lettore si
rassicuri: non si tratta qui dell’ennesimo saggio interpretativo del
dramma templare, vista l’enorme quantità di opere, di ineguale
qualità, pubblicate, anche recentemente, sull’argomento.
Come nei suoi altri lavori, Alexandre de Dánann vuole offrire al
lettore un certo numero di elementi poco noti, alcuni dei quali
provengono da cenacoli riservati, attingendo a fonti accreditate e
per la maggior parte rare o inedite, allo scopo di aprire nuove
prospettive di ricerca.
In quest’opera si
tratta, fra l’altro, dei seguenti argomenti: l’Ordine del Tempio
come manifestazione esteriore di quel che si potrebbe definire
l’Ordine del Graal; la fraternità a carattere iniziatico fondata
all’interno dell’Ordine del Tempio sotto la guida di Robert de Craon;
Robert d’Arbrissel, fondatore dell’Ordine doppio di Fontevrault;
l’erotica mistica presente nelle cristianità celtiche: i monasteri
doppi, il syneisaktismo, le agapetæ o subintroductæ
della Chiesa delle origini; le conhospitæ bretoni e la
tradizione del Graal; la continuità di queste tradizioni nell’esoterismo
cristiano: Marguerite Porète e il movimento del Libero Spirito; la
misteriosa storia dello Specchio delle anime semplici; le
fraternità del Paracleto e dell’Estoile Internelle; l’esistenza di
“Terz’Ordini di filiazione templare”; il Graal quale Pietra
Filosofale: il carbonchio rosso, emblema e coagulazione del Sangue
Divino del Sole celeste – Gesù Cristo; il Raggio di Carbonchio,
l’Abbazia di san Vittore di Parigi e la coppa data da san Bernardo;
le “pietre di vittoria” scozzesi e gallesi; la coppa di Nant Eos
dotata del potere di guarire i flussi di sangue; misoginia e
contro-iniziazione: i capi d’accusa contro l’Ordine del Tempio; la
“barba di Aronne”; l’Ordine di san Biagio e la Santa Vergine;
Baphometica: la Venere barbuta di Cipro; le teste parlanti dei Sabei;
il Bafometto secondo Fulcanelli, la Hermetic Brotherhood of Luxor,
Hammer Purgstall, Sylvestre de Sacy, Guénon, Blochet, e altri;
Templari e Ismaeliti: la persistenza di una tradizione ermetica
comune a iniziati cristiani e musulmani; il manicheismo nell’Ordine
del Tempio.
L’autore ripropone
inoltre tre vecchi testi di grande interesse: Mémoire sur deux
coffrets gnostiques du Moyen Âge du Cabinet de M. le Duc de Blacas
di Joseph von Hammer Purgstall (1832); la Monographie du Coffret
de M. le Duc de Blacas di Prosper Mignard (1852) e la Suite
de la Monographie du Coffret de M. le Duc de Blacas, ou preuves du
Manichéisme dans l’Ordre du Temple (1853). Soggetto dei tre
testi sono i cofanetti in pietra scolpita dissotterrati nel 1789 a
Essarois, in Borgogna, a quattro leghe da una commenda
templare, giunti fino al Duca di Blacas, signore provenzale, e
acquistati in seguito dal British Museum.
Questi lavori
contengono dei documenti preziosi non solo sui Templari ma anche
« sul Mosaismo, i basilidiani, gli gnostici, gli encratiti, gli ofiti,
i marcosiani, i manichei, i Catari, i paoliniani, i bogomili, gli
assassini », come scrisse Dorbon (3094).
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