Alexandre de
Dánann
Un Rose-Croix méconnu
entre
le XVIIe
et le
XVIIIe siècles
FEDERICO GUALDI
ou
Auguste
Melech Hultazob
Prince d’Achem
Avec
de nombreux textes
et documents rares et inédits
pour servir à une histoire
de la
Rose-Croix
d’Or
2006, pp.704, ill.
Questo è il primo saggio
biografico dedicato ad un alchimista leggendario, quasi
completamente sfuggito alle ricerche storiche: Rosacroce, maestro di
Cagliostro e amico intimo del conte di Saint-Germain, noto con il
nome di Federico Gualdi, ma di origine tedesca, durante il suo lungo
soggiorno a Venezia svolse molteplici attività.
Versatile ed eclettico,
poliglotta, astronomo e matematico, nel 1662 progettò persino uno
sbarramento mobile nella laguna.
Fu considerato un adepto
in possesso del “segreto divino” e dell’elisir di lunga vita.
Raggiunta l’età presunta di 200 e persino di 600 anni, la sua
apparenza era quella di un uomo di 40 – così come ne testimonierebbe
un ritratto dipinto da Tiziano. Il suo ambiente comprendeva
aristocratici, eruditi, artisti, ecclesiastici, italiani, francesi,
tedeschi, e una cerchia più ristretta di discepoli.
Il più noto di questi,
Francesco Maria Santinelli, gentiluomo della regina Cristina di
Svezia, pubblicò, sotto lo pseudonimo di Fra Marcantonio Crassellame
Chinese, la Lux obnubilata suapte natura refulgens (1666),
tradotta in francese con il titolo La Lumière sortant par
soi-même des ténèbres. Il modello di questo componimento era la
Philosophia Hermetica del suo maestro Federico Gualdi,
proposto qui per la prima volta con la sua variante Opus
philosophicum e una traduzione francese di quest’ultima.
Gualdi fu considerato uno
dei capi dell’Ordine della Rosa-Croce d’Oro, fondato ben prima del
1710 (un manoscritto conservato a Napoli, datato 1678, attesterebbe
l’esistenza in Italia e in Germania di questa confraternita
già nel 1542); in conformità agli statuti dell’Ordine, si dedicava
all’alchimia, alla creazione di spiriti familiari e homunculi,
alla fabbricazione di medicinali ed elisir…
Oggetto di un’indagine da
parte del Sant’Uffizio di Venezia (1676), che tuttavia non sfociò in
un processo, egli disparve ben più tardi da questa città per
riapparire in terra tedesca verso il 1716… Le rare incisioni
dell’epoca lo raffigurano trasformato in August Melech Hultazob,
principe d’Achem, con tutti gli attributi di un gran signore
orientale.
Famoso per la sua
medicina universale, si produsse in una trasmutazione alchemica per
il re Federico Augusto II di Polonia, incontrò Federico II re di
Prussia e lo zar Pietro il Grande. Intrattenne un carteggio con Anna
Ivanovna, duchessa di Curlandia e futura imperatrice di Russia. Il
matrimonio con una contessa polacca gli riservò una ben triste fine:
per ordine di costei, un servitore moro lo uccise soffocandolo.
Sic transit !
Ma la storia di “Gualdi”
non termina qui: il barone von Wächter, dell’Ordine della Stretta
Osservanza, incontrerà un suo sedicente “nipote” che lo inizierà
facendolo partecipare a due riti magici. Il testo della
Philosophia Hermetica sarà adottato nell’alto grado del
Clericato Templare di Starck.
Quanto alla leggenda,
questa persiste e ispira delle opere letterarie in cui il
personaggio è trasformato in “Rosacroce demonizzato”: in St Leon
di W. Goodwin, St Irwine di P. B. Shelley, Zanoni e
La Casa e il Cervello (The Haunted and the Haunters) di
Bulwer-Lytton, ecc. |